Il Kojiki (古事記,
letteralmente "cronaca di antichi eventi") è la più antica
testimonianza letteraria del Giappone insieme al Nihon Shoki e all’Heike
Monogatari.
Esso si compone di tre maki 巻(rotoli di seta
o di carta), scritti in
caratteri cinesi; la tecnica per leggere
il Kojiki fu recuperata nel periodo Edo dal filologo e studioso Motoori
Norinaga, che dedicò al libro anche un commentario: il Kojiki-den.
Il
Kojiki fu redatto dal nobile Ō-No-Yasumaro (太安万侶) nel 712 e commissionato dall'imperatore Tenmu (天武) per celebrare l’antico mito del Giappone affinchè la sua
storia si perpetuasse nei secoli. L’opera fu infine presentata alla corte
dell'imperatrice Genmei.
In
realtà, si tratta di una rielaborazione della tradizione mitologica del
Giappone finalizzata a giustificare la discendenza divina dell’imperatore e
legittimare la preminenza politica del clan Yamato (大和) sugli
altri, in particolare su quello di Izumo (出雲).
Ō-No-Yasumaro,
nella sua prefazione, riferisce di aver attinto il materiale da due principali
fonti: i Teiki 帝 纪
(registri imperiali) e i Kuji 旧 辞 (miti antichi). Molto probabilmente, il
riferimento agli antichi registri imperiali serviva all’autore per dare
fondamento storico alla narrazione. La seconda fonte, ossia i Kuji, oltre a
dare ampio respiro e leggibilità alla narrazione, ha un’importanza fondamentale
perché stabilisce il carattere “non umano” dell’elezione imperiale e dunque la
sua giustificazione e legittimazione su tutti gli altri clan. Il clan Yamato,
infatti, sarebbe discendente dalla dea Amaterasu, generata a sua volta da cielo
e terra (Kami Izanagi e Izanami), quando il mondo non era ancora stato creato.
Il
testo, oltre ad essere storicamente interessante, introduce il lettore alla
mitologia giapponese, che avrà un notevole sviluppo nel corso dei secoli.
Inoltre, il Kojiki, rappresenta il primo testo in cui sono elencati i principi
dello shintoismo, filosofia che è alla base della cultura giapponese.
Per
chi fosse interessato alla lettura di questo testo: Paolo Villani (a
cura di), Kojiki: un racconto di antichi eventi, Marsilio, 2006
Nessun commento:
Posta un commento