La festività del Natale fu
introdotta in Giappone nel XVIsecolo, con l’arrivo dei primi europei cristiani
che rappresentano circa il 2% della popolazione.
Il Giappone è in
prevalenza buddista e scintoista, motivo per cui il Natale riveste una scarsa
importanza. Nonostante tutto, i giapponesi hanno spogliato questa festività
delle implicazioni religiose e hanno cominciato a festeggiare il Natale in
senso soprattutto “commerciale”.
Il 24 dicembre, infatti, mangiano
una torta natalizia (クリスマスケーキ Kurisumasu keki) venduta per la prima
volta nel 1910 a Ginza, presso i negozi Fugiya. Questa torta, fatta
semplicemente con pan di spagna, frutta e panna, è decorata con immagini di
Santa Claus o altri simboli natalizi.
Inoltre, la sera di
Natale, grazie alla abilità di marketing della Kentucky Fried
Chicken, si gusta il “setto” (set), che consiste in un semplice "pollo di
Natale".
In
effetti in Giappone, l’incidenza della pubblicità e del mondo occidentale,
hanno trasformato in nostro Natale in una festa molto simile a quella di San
Valentino. I giovani si scambiano regali e promesse di eternità, trascorrendo la
sera del 25 dicembre in costosi ristoranti o in luoghi romantici. Le città
vengono addobbate con il classico albero di Natale e le vetrine sono piene di
dolciumi che aspettano solo di essere acquistati.
Nessun commento:
Posta un commento